Al sole dell´estate

Fiorenti cittadine, imponenti montagne, isole abitate e terre in via di formazione. Tutto ciò fa del nord dell’Islanda un mondo a parte.

Nella parte occidentale della regione le forze tettoniche hanno compiuto la loro opera e dopo il ritiro della coltre glaciale i fiumi hanno plasmato il paesaggio con morbide linee che scorrono placide verso il mare, con le loro acque ricche di pesci.

Su entrambe le sponde del fiordo di Eyjafjörður vi sono antiche monumentali catene montuose tagliate da valli. Su di esse si sono accumulati strati rocciosi più recenti, scolpiti in più parti dalle forze dell’oceano che hanno creato fitte scogliere. Si tratta del paradiso degli scalatori, che godono nelle giornate estive di indimenticabili tramonti boreali, dove il sole sfiora appena l’orizzonte prima di rialzarsi in volo.

Più ad oriente si incontrano forze del tutto differenti. Lava appena colata, profonde ravine e crepacci testimoniano una terra in via di formazione, la cui ultima colata risale a pochi anni fa, nella zona del Krafla. Una lotta immane tra le forze della natura. La gola di Ásbyrgi e il canyon di Jökulsár á Fjöllum rivelano i resti di titaniche alluvioni glaciali che hanno disintegrato il territorio in un attimo e ci mostrano le viscere della terra. Meraviglia naturale oggi parco nazionale. Di qui la via è breve per la perla della natura islandese, la provincia di Mývatn, lago nel quale gli uccelli migratori trovano il loro habitat naturale con milioni di esemplari.

L’ascesa delle attività turistiche si basa sulla storia, sul folklore e sulle bellezze naturali. Molte delle antiche Saghe islandesi hanno avuto come sfondo le regioni delle Húnavatn e di Skagafjörður, mentre sulle spiagge pullulano le foche di facile approccio.

Al largo dei fiordi di Eyjafjörður e Skjálfandi le balene nuotano nel mar glaciale artico e a Húsavík potete visitare il Museo dei Cetacei. A Siglufjörður si trovano invece le memorie della tradizionale pesca alle aringhe, che raggiunse il suo apice agli inizi del 20° secolo.

Il cavallo è da sempre qui il migliore amico dell’uomo, e i migliori esemplari di questa razza particolare provengono dallo Skagafjörður. Per tutta la regione si possono fare gite in groppa ai cavalli islandesi. Poi nello Skagafjörður vi è anche la possibilità di provare l’emozione del rafting, in gommone sui fiumi della zona. A Hofsós si trova infone il museo dedicato agli emigranti in Nord-America del 19° secolo.

Il capoluogo della regione del nord è il centro culturale di Akureyri, sede di scuole e università, sul fiordo di Eyjafjörður. In città per tutta l’estate vi è grande offerta di eventi artistici e culturali, accompagnati da ogni tipo e varietà di intrattenimento.

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Major towns

Akureyri, Húsavík, Sauðárkrókur and Dalvík

Regional airports

Akureyri International Airport, Grímsey, Húsavík, Sauðárkrókur and Þórshöfn

Major attractions

Akureyri town, Askja caldera, Ásbyrgi Canyon, Dettifoss Europe‘s most powerful waterfall, Goðafoss waterfall, Lake Mývatn, Hvítserkur Cliff, Vatnsnes Peninsula, Kolugljúfur Canyon, Borgarvirki,  Langanes peninsula, Grímsey Island, Hrísey Island, Troll Peninsula, Kálfshamarsvík, Vatnajökull National Park.

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altre regioni

Reykjavík

Plasmata dall'energia del globo, ricca dell'energia di una capitale cosmopolita, circondata dalla pura e incontaminata energia della natura, Reykjavík è una città di forti contrasti. Graziose abitazioni rivestite di lamiera ondulata coesistono a fianco di futuristiche costruzioni in vetro; attrezzature ultramoderne si trovano a due passi dal terreno vulcanico primordiale; e le influenze internazionali si mescolano alle tradizioni popolari islandesi sì da creare una cultura unica, dove l'antichità si unisce alla modernità.

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Islandia dell´Ovest

Nell’Islanda dell’Ovest e nei successivi Fiordi Occidentali si può leggere la storia geologica del paese, dalla creazione dell’Islanda 15—16 milioni di anni fa fino alla colonizzazione del 9° secolo. La roccia più antica del paese è a Kögur nei Fiordi, mentre la più recente si trova nelle regioni interne di Borgarfjörður. Questa lunga storia fa sì che in poche altre parti dell’isola si trovi una altrettanto grande varietà di paesaggi naturali.

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Fiordi Occidentali

Nelle piccole baie e rade ai piedi delle vallate un tempo la popolazione praticava la pesca e nel corso dei secoli si sono formati minuscoli villaggi, che oggi purtroppo sono in fase di calo demografico, con alcune zone ormai praticamente spopolate, come ad es. Hornstrandir.

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